Il pesce

(locandina di FF)

Il pesce potrebbe essere in un’ampolla. Se saltasse fuori lo farebbe per due motivi: per spirito d’avventura nel tentativo di combattere il tedio totale, oppure per cercare di raggiungere il pavimento, rimanere per un tempo sufficiente senz’acqua e trovare la morte. La locandina potrebbe essere

ampolla

così (click)

Se è un pesce più fortunato, invece, è in mare, e se salta fuori lo fa per mangiarsi un insetto. Quando è in aria, raggiunge la parte più alta della traiettoria a una velocità che diminuisce gradualmente, si ferma per un attimo, cattura il suo cibo, precipita a velocità crescente. Hanno sempre catturato i miei pensieri: il fatto che veda la preda da sott’acqua; lui che si prepara al salto e dà il colpo di muscolo; che nel nanosecondo in cui si ferma in aria riesca a fare proprio quello che vuole; che mentre è in aria assuma la forma di una foglia. La locandina potrebbe essere questa:

(ri-click)

Una prospettiva più ampia, un orizzonte più vasto, qualsiasi pesce la preferirebbe. E questa sera il nostro pesce è davvero al mare, all’Hana Bi appunto, se piove non ha nessuna paura di bagnarsi saltando ed è lo stesso un pesce felice. Perché è libero, se schiarisce conta le stelle che cadono e magari se ne mangia una capitata troppo vicina alla superficie dell’acqua, mentre ascolta non tanto i Merchandise quanto i Pueblo People e i Clever Square, che hanno fatto due tra i miei dischi dell’anno. Tutto nella Flying Kids Night.

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Merchandise, Hana-Bi 30/8/2013

Merchandise live Hana-Bi

Merchandise, da Tampa, Florida. Avevo sentito sul tubo i pezzi più aggressivi, i primi due che hanno fatto, sono andato perchè ero preso bene. Arrivo là, e hanno tutti la banana. Non conoscevo e non conoscerò gli album. Tre dischi. Uno senza pretese che ha avuto successo, uno che ha fatto successo così così, il terzo che è uno dei migliori del 2013 secondo il NME. Ve lo dico io sono state le dichiarate radici punk rock a fregarmi. Mai fidarsi di quello che scrivono i giornalisti pagati. Il batterista è Dave Grohl che suona con i National. Tra un pò lascia la band. A volte fa troppe cose in una volta, non perde il tempo ma la battuta, ed è costretto a recuperarla in extremis. Il chitarrista è così agitato che non riesce a non far tremare una nota. Eccede leggermente in assoli e fa perdere agli altri quel poco che hanno guadagnato in potenza e ritmo. Il cantante, gran capello, è il sosia di Gary Barlow. Intonato, nella media dei vocioni. Lui ha 20 anni e dopo tre quarti d’ora di concerto tira fuori la lingua: in Florida non li fanno robusti, a parte Dexter. Il bassista è sosia di molte persone, no offence. Forse il migliore, quello che suona e basta. Questo significava il concetto di migliore ieri sera. Dal vivo i Merchandise si guadagnano un posto d’onore nell’olimpo dei gruppi medi che fanno della mediocrità una caratteristica forte per la quale si spera di piacere. Tra i peggiori U2 e gli Interpol più da maledire. E ci infilerei pure The Smiths, anche se della classe di Morrissey qui non ce n’è l’ombra. Ma si, e anche i Muse. La prossima volta che voglio andare a vedere i Merchandise fatemi male sotto i piedi.