Il pesce potrebbe essere in un’ampolla. Se saltasse fuori lo farebbe per due motivi: per spirito d’avventura nel tentativo di combattere il tedio totale, oppure per cercare di raggiungere il pavimento, rimanere per un tempo sufficiente senz’acqua e trovare la morte. La locandina potrebbe essere
Se è un pesce più fortunato, invece, è in mare, e se salta fuori lo fa per mangiarsi un insetto. Quando è in aria, raggiunge la parte più alta della traiettoria a una velocità che diminuisce gradualmente, si ferma per un attimo, cattura il suo cibo, precipita a velocità crescente. Hanno sempre catturato i miei pensieri: il fatto che veda la preda da sott’acqua; lui che si prepara al salto e dà il colpo di muscolo; che nel nanosecondo in cui si ferma in aria riesca a fare proprio quello che vuole; che mentre è in aria assuma la forma di una foglia. La locandina potrebbe essere questa:
Una prospettiva più ampia, un orizzonte più vasto, qualsiasi pesce la preferirebbe. E questa sera il nostro pesce è davvero al mare, all’Hana Bi appunto, se piove non ha nessuna paura di bagnarsi saltando ed è lo stesso un pesce felice. Perché è libero, se schiarisce conta le stelle che cadono e magari se ne mangia una capitata troppo vicina alla superficie dell’acqua, mentre ascolta non tanto i Merchandise quanto i Pueblo People e i Clever Square, che hanno fatto due tra i miei dischi dell’anno. Tutto nella Flying Kids Night.