TRE PEZZI.

formaggio

Negli ultimi cinque giorni mi sono successe tre cose. A inizio settimana, in ufficio, i capi ci hanno detto siamo indietro con un lavoro. Io e altri sottoposti avevamo mandato 3 mail per dire che eravamo indietro con quel lavoro (la prima a metà luglio), eravamo andati a parlare coi capi e nessuno di loro se n’era preoccupato. Non ci sono più i tempi, ma adesso 5 persone (me compreso) cercano di farlo di corsa. Quel lavoro è una BANCA DATI SU CD ROM. Non c’è niente di più anacronistico di una banca dati su cd rom, dddaii. Vende? Mica tanto hanno risposto, ma la prossima volta la incidiamo sulla pietra, vedrai come s’indicizza. E come se la musica avesse un potere, ho avuto il desiderio di distruggere l’idea di banca dati su cd ROM con una canzone. E’ come quel programma TV che si chiamava qualcosa con una canzone, dillo con una canzone, forse. Il video di Come reagire al presente dei Fast Animals and Slow Kids inizia dopo 17 secondi di tramonto e una citazione dei Beatles, però, nel video, è bella l’idea di inserire i ricordi scritti, o qualcosa di simile ai ricordi, dei posti (credo tutti) di Perugia. Anche solo questa canzone, che è il singolo del secondo disco, è meglio di tutto il primo disco. È bella perché ha un giro di chitarra bestiale sul ritornello e perché ha una struttura che fa ritornello – strofa – ritornello – bridge – chiusura. Non sono convinto del testo perché mi sembra poesia troppo pensata. Il secondo disco si chiamerà Alaska e uscirà su Woodworm Label il 3 Ottobre 2014.

Il secondo pezzo è quello dei Girless & The Orphan, ed è il primo che esce della seconda parte del secondo disco, The Circle and The Barrel Part 2. Dentro c’è un treno di chitarre continuo, ritmiche e soliste, e alla batteria c’è il tipo dei Fine Before You Came. È una cosa completamente diversa rispetto ai precedenti Girless, un secondo mi piace soprattutto per le chitarre, un secondo dopo non mi piace più per la chiusura, più veloce ma molto regolare: è un casino decidere perché sono un fan. Si chiama Colon Ladle Pedlar Scenario e c’è il video su youtubeThe Circle and The Barrel Part 2 esce invece il 1° ottobre (part 1). Un po’ di tempo fa avevo visto in un negozio di dischi la compila NO SEATTLE in vinile, costava 30 euro per due, l’ho lasciata lì. Sono arrivato a casa, l’ho ordinata sulla Soul Jazz ed è arrivata oggi. E questo è il fatto.

Il terzo pezzo è uno degli Hammerhead ed è l’unico che ha un collegamento vero con le cosa che mi è successa durante la settimana e a cui l’ho collegato, in questo caso non è un collegamento ma è proprio la stessa cosa: ho visto gli Hammerhead dal vivo, ho comprato l’ultimo cd e mi piace moltissimo Outer Rim, che su youtube non c’è. L’album del 2014 si chiama Global Depression (Amphetamine Reptile) è molto meglio del precedente ed è già uscito. Gli Hammerhead sono i tre uomini più brutti che io abbia mai visto, fisicamente. Ho visto i tre uomini più brutti del mondo dal vivo e suonano come matti.

Settimana. Gavin Rossdale dei Bush cerca di avere la pelle come Iggy Pop

Gavin Rossdale dei Bush - foto Alberto Baldassarri (FreakOutMagazine.it)

Foto: Alberto Baldassarri (da Freakoutmagazine.it)

A guardare questa foto mi viene voglia di ascoltare gli Spin Doctors. Si tratta di Gavin Rossdale dei Bush, che hanno suonato martedi 23 al Rock Planet, in una provincia diversa, ma vicino a casa mia. Io non sono andato. Però dai video mi sono sembrati un gruppo di persone crioconservate che suonano intrappolate nell’ambra di Fringe. Forse è l’effetto di YouTube, ma lo sguardo GRUNGE, i muscoli da uomo acciaio grunge ossidato e il sorriso beffardo-diabolico alla Cobain grunge fanno pensare che YouTube dica la verità. Già i Bush hanno fatto fatica a lasciare un segno (forse Razorblade Suitcase, prodotto nel ’96 da Steve Albini e uscito per Trauma Records, cosa che avrebbe dovuto far presagire) nel disperato tentativo di essere ricordati come band grunge, che vederli criogenizzati mi ha fatto pensare a quando i Bush vennero fuori ed emersero nel marasma grunge tra uno Stone Temple Pilots e l’altro. Nessuno li ha mai presi davvero sul serio. Io avevo preso più sul serio i Silverchair. Di prodotti musicali generati su misura o con copia carbone ce ne sono molti e molto buoni, ma qui si tratta di prendere in considerazione un periodo musicale in cui il limone l’hanno spremuto più che del tutto, in cui i gruppi non avevano nient’altro che il vestito del grunge potente e sporco con la chitarra distorta, il cantante dall’aspetto un pò tossico ma non del tutto e la voce profonda come Bocelli. Sappiamo che il grunge è nato male perchè Nirvana, Mudhoney, Pearl Jam, Soundgarden, Alice In Chains e balle varie facevano robe diverse e infilarsi nel mezzo copiando quello che si poteva copiare per fare successo non era facile. Complimenti a chi ce l’ha fatta anche solo per qualche anno, prendendo:
– l’aspetto tossico dai Nirvana e dagli Alice In Chains;
– il vocione dai Pearl Jam;
– il ritmo pesto dai Soundgarden;
– il grido disperato dai Nirvana;
– il grido scanzonato e incazzato dai Mudhoney;
– l’abbigliamento da Neil Young.

L’abbigliamento di Neil Young è una cosa seria, Gavin Rossdale, e non ci si può presentare a 15 anni di distanza vestiti come Lady Gaga, adesso che Lady Gaga ha cambiato stile per promuovere il nuovo album ARTPOP. Questo è uno scatto per la copertina di VMagazine che il fotografo si è bruciato mettendolo su Instagram nella fotta di farlo vedere a tutti.

Lady Gaga per V Magazine

Per il resto, questa settimana Neil Young ha suonato a Lucca, Mick Jagger ha compiuto 70 anni, si è diffusa la notizia del primo porno girato con Google Glass, Avril Lavigne è ingrassata e si è vestita da Tank Girl, sono venuti fuori i film in concorso a Venezia e il Direttore della Mostra dice che sono film tristi, Joe Bastianich suona la chitarra blues, quelli di Forza Nuova hanno tirato le banane alla Kyenge a dimostrazione del fatto che non siamo in grado neanche di far finta di essere un paese sviluppato, Carla Bruni deve restituire 410 mila euro di soldi pubblici, in Egitto si ammazzano, un pilota delle ferrovie spagnole andava ai 190 invece che agli 80, in California è allarme peste bubbonica, è morta Samir la tigre che sbranò il suo padrone nell’oasi di Pinerolo, Grillo si è messo per la prima volta in vita sua la giacca la camicia e la cravatta contemporaneamente, la Nadia delle Pussy Riot rimane in carcere nelle mani di una carceriera tranquilla,

Nadia delle Pussy Riot e la sua carceriera

è il primo week end di esodo estivo e adesso da qui a ferragosto è un attimo, è morto JJ Cale, è nato il Royal Baby, Moratti non riesce a vendere l’Inter perchè la ama troppo, a Milano ci sono più zanzare che in Amazzonia, Jennifer Lopez ha aperto un negozio di telefonini, il Papa è andato a Copacabana e dal 29 al 31 luglio esce al cinema in Italia Fear and Desire, il primo film di Kubrick, inedito. E poi è morto Ersilio Tonini, 99 anni. Tanto è andato in Paradiso.

Fast Animals and Slow Kids

Fast Animals and Slow Kids

“È ciellino, se dice cazzo un’altra volta ne sono sicuro. E mi hanno detto che questi li pagano pure per suonare, ma son bambini. Che testi di merda. Però lui mi sa che scopa”. Così un amico ha commentato il concerto dei Fast Animals and Slow Kids ieri sera al Soglianois VII. Che fosse prevenuto nei loro confronti (il mio amico non ha i capelli) lo dimostra il fatto che quando gli ho detto che un paio di mesi fa ai FASK gli hanno rubato gli strumenti lui ha detto “Come ai Van Der Graaf Generator nel ’74”. In realtà dal vivo sono una bomba, molto meglio che su disco, anche se il cantante è un pò logorroico. Dei Bachi da Pietra non so come si faccia a non cogliere il lato ironico, oltre che il meraviglioso stomping, del quale fanno un marchio di fabbrica come si suol dire, ma lo aggirano anche, suonando liberi di fare e di fare caricatura di quello che fanno, facendolo bene. Commento: “Chi è Pappalardo?”.
I Cosmetic li ho visti più in salute di così. Sarà stata la brezza calda ma ieri sera HAVAH è come se ci avessero riportato con loro tutti a casa a Forlì, per la totalità del set che hanno fatto, comprensivo di gioia dolore e dilatazione, soprattutto nella cover dei Raein (se non sbaglio). Per Trema sono arrivato in ritardo, ma Blackie Drago è stato davvero un piacere vederle, e non lo dico solo perchè son gnocche.