Due palchi vicinissimi, zero tempi morti e concerti di 30 minuti, ecco le regole dell’Italian Party 2015. Che possono anche non essere rispettate, e qualcuno può anche suonare in mezzo alla piazza, perché il palco grande è troppo grande o perché il palco piccolo è da finire, o per un altro motivo che non so. Fatto sta che far suonare per terra i Mood è stata la scelta giusta. In mezzo a Piazza San Francesco (di Umbertide), in mezzo a due amplificatori, in mezzo alla gente. Rullante spesso in controtempo, cassa spesso in quattro quarti, chitarra in loop, chitarra soprapposta, ricordano i Valerian Swing ma sono meno sinfonici e più militareschi. È stato il set più sorprendente del giorno, non perché è stato il primo, ma perché non li conoscevo o perché è stato potente. Queste sono le mie prime cose che direi sulla giornata di ieri, adesso scrivi le tue.
Che male alla capa.
io c’ero! conocordo pienamente per i Mood, una rivelazione! ma io sono venuto dall’Aquila per vedere i Valerian Swing e anche se mi sono fatto 6 ore di viaggio totali per la loro mezzora ti dico che ne è stravalsa la pena, lo rifarei oggi, domani, dopodomani…sempre!!! semplicemente fantastici!!!
Bello bellissimo; l’Italian Party è una certezza e Luca è il cuore e il motore di un sacco di cose belle. Ma quanto è carina Umbertide?
Allora: mi unisco al coro e confermo che i Mood sono stati super. Die Abete gran gran botta anche se non sono fan dell’emoviolenza. I Cosmetic hanno una resa particolare, forse i suoni non gli rendevano giustizia al 100% ma hanno canzoni bellissime per cui apposto. I Valerian Swing sono potentissimi, sembrano trascinati da una forza inevitabile. Gli altri gruppi non sono riuscito a vederli 😦
Era caldo il giusto, doveva piovere ma non ha fatto una goccia, c’era una atmosfera bellissima e mi sono chiesta: perché non ci sono venuta prima? Mood favolosi.
Luca riesce sempre a ottenere un gran risultato, bel festival di sostanza, personalmente ho apprezzato di più i live nel chiostro, diciamo forse per la dimensione più intima e cruda. I mood piaciuti molto, baronciani è riuscito a far sfumacciare una cassa della voce. Bel live anche quello della new entry in casa to lose…i LAGS…Tiger! Shit! Tiger! Tiger! Sono stata una degna chiusura del festival. Capra ha dedicato un pezzo alle galline che gli sono morte