Io personalmente sono contro quelle persone che quando leggono una cosa melensa dicono Ehh, ma come sei melenso. In realtà queste persone o si nascondono dietro alla maschera o sono tristi come il freddo vento della morte. A volte mi scapicollo il cervello per scrivere cose intelligenti su Facebook e poi vien fuori una cagata.
Avrei da dire un paio di cose melense, con un uso smodato dell’aggettivo bello. Tre giorni fa c’è stato il Prime Open Air III a Fusignano (by Brainstorm) ed è stata una cosa molto bella. Ho parlato con alcune persone che non conoscevo ed è stato bello. A parte questa considerazione, in giro c’era una bella atmosfera, che era data, oltre che dal castello gonfiabile, anche dai palchi e da chi ci suonava sopra. C’erano due palchi, uno grande e uno piccolo. Su quello grande hanno suonato Threelakes and the Flatland Eagles, Albedo e Minnie’s. Lorenzo Nada non aveva un palco ma il suo angolo, da cui sparava musica molto bella.
C’era anche una mostra fotografica dal titolo nostalgico e travolgente “Our band could be your life” in cui erano esposte le foto di chi ha già suonato al Brainstorm durante gli inverni nebbiosi e nelle edizioni precedenti del festival. La cosa più bella sulla mostra l’ha detta Caso, che ha suonato per ultimo, nel secondo palco, tutto suo (l’idea è venuta per sedare i vicini dalle rivolte e alla fine bisogna dire grazie ai vicini perchè quello era il palco che ci voleva per Caso e raccogliersi lì intorno è stato bello). Caso ha detto (non virgoletto niente perchè non sono parole testuali) Ho visto che tra le foto della mostra ce n’è una di Johnny Mox che è un mio amico, allora ho fatto una foto alla foto e gliel’ho spedita scrivendogli hai visto che sei diventato una foto per una mostra?
Da qui, visto che non sono in grado di scrivere un live report, inizia una classifica personalissima delle cose dette quella sera.
La cosa più saggia e lungimirante l’ha detta Luca di Threelakes and the Flatland Eagles, cioè Non bevo perchè devo guidare e ci manca solo che mi ferma la polizia e puzzo di alcol.
Il prossimo che dice che sui giovani d’oggi ci scatarra su lo torchio. Io ho bevuto un goccin di spumante a fine serata e al ritorno mi hanno fermato i Carabinieri. La mia ragazza mi ha detto sottovoce Cerca di parlare il meno possibile e questa è la frase più universale della serata. Alla fine mi hanno chiesto solo patente e libretto.
La cosa più costruttiva l’ha detta Luca dei Minnie’s: Mi accordo perchè va bene il punk rock, però. Lorenzo Nada mi ha detto che a volte in Italia molti hanno un pò di pregiudizi nei confronti di chi suona dal vivo l’elettronica perchè non vedono gli strumenti ma solo i piatti e pensano che non ci sia niente di che interessarsi. È una cosa triste. Con Lorenzo ho parlato anche di cose belle. E poco prima Raniero degli Albedo aveva sottolineato che questi festival sono belli perchè dietro c’è gente che si sbatte per fare suonare i gruppi e i gruppi fanno viaggi lunghi per andare e tornare e quando si torna non si torna solo a casa, ma si torna anche a lavorare, poi si riparte. Dico io che queste sono due cose che devono sapere tutti.
Questo è un bel festival. I gruppi sono stati i più bravi di tutti, il livello è molto alto, tutto è stato organizzato bene, il djset tra un set e l’altro era il più adatto che ci potesse essere, la piadina era buona. A metà pomeriggio era saltato l’impianto ma poi gli elettricisti e Alberto hanno sistemato tutto e si sentiva molto bene. Il parco Primieri è il più bel parco da Festa dell’Unità che io abbia mai visto, e ne ho visti. Neuronifanzine ha avuto il piacere di partecipare come media-partner al Prime Open Air 3, di scrivere cose sul festival, di fare le interviste e di brindare alla fine della serata con tutti quelli che erano ancora lì, e anche questo è stato bello.