Visto che i Dino stanno preparando un nuovo album, che uscirà alla fine dell’estate, e che ogni tanto c’è estremo bisogno di buttare in pasto all’internet un ennesimo articolo sulla band, riassumiamo per canzoni memorabili e video la loro carriera.
Era il 1985 quando uscì Dinosaur per Homestead Records. La formazione era quella attuale, prima del cambiamento e del grande ritorno. Il nome dei Dinosaur Jr. era solo Dinosaur, Murph (ex All White Jury) aveva un sacco di capelli, J. Mascis aveva i capelli neri e Lou Barlow sembrava John Cusack in Sixteen Candles. Prima di questo disco c’erano stati i Deep Wound, ma anche gli Heavy Blanket. La prima canzone di Dinosaur è Forget the Swan.
Stessa formazione (con un intervento della voce di Lee Ranaldo in Little Fury Things – la miracolosa chitarra, spesso ricollegata a Husker Du, al noise, agli anni ’70, al metal… praticamente a tutto, è solo di J. Mascis) ma nome diverso (i Dinosaur sono diventati Dinosaur Jr.) per You’re Living Over Me, del 1987 (SST Records). Sludgefeast è il sound anni ’90, non solo per la chitarra, ma anche per le ritmiche.
Bug esce nell’88 per SST Records. Dentro c’è Freak Scene, ma ci ascoltiamo Don’t. Why?! Why don’t you like meeeee?!? È una domanda che ci siamo posti tutti.
Green Mind (Blanco Y Negro/Sire) è del 1991. È il disco della diaspora: Lou Barlow non c’è più e Murph suona solo in tre canzoni. J. Mascis produce, performa, scrive: spadroneggia. Preziosissimo questo video del 1991.
1993. Where You Been (Blanco Y Negro/Warner Music). J. Mascis scala le classifiche mondiali, con Get Me e Start Choppin. Murph suona per l’ultima volta prima del ritorno in Beyond nel 2007: nel 1995 va a suonare nei Lemonheads. Naturalmente di Lou Barlow neanche l’ombra (nel ’93 esce anche Bubble and Scrape dei Sebadoh, bestiale progetto di Barlow partito nell’86, con primo album nel ’90 – si chiama The Freed Man, Barlow lo scrive con Eric Gaffney e contiene canzoni VERAMENTE lo-fi e deliranti). In Where You Been J. Mascis suona più o meno tutto. Dentro c’è Not the Same. Ecco un romantico fan-video.
J. Mascis prosegue la sua avventura con Without A Sound (1994, Blanco Y Negro/Sire/Reprise) con il quale raggiunge di nuovo i vertici delle classifiche, grazie a Feel the Pain. Mike Johnson suona il basso, Mascis armeggia anche sulla batteria. Intanto, Lou Barlow esce con il primo dei Folk Implosion.
A tutt’oggi, con Feel the Pain si poga di brutto.
A Hand it Over (1997, Blanco Y Negro/Reprise/Warner) sono affezionato, perché è per il tour di questo album che li ho visti per la prima volta dal vivo.
Passano dieci anni prima della pubblicazione di Beyond (2007, Fat Possum), album storico per il ritorno alla formazione originale J+Lou+Murph. Intorno (se non ricordo male) al 1999 si legge in giro dello scioglimento dei Dinosaur Jr. Negli anni compresi tra il ’98 e il 2006 J. Mascis fa uscire due album con la band The Fog. Nel ’96 era uscito Martin+Me, primo solo, e nel 2011 è arrivato Several Shades of Why: entrambi tutta un’altra storia. Nel 2006 Barlow pubblica Emoh.
Beyond è un disco meraviglia e la copertina spacca. È un grande ritorno.
Ocean In the Way è la terza canzone di Farm (2009, Jagjaguwar). Suona leggermente diverso da tutto il resto quest’album, ha un sound più pieno e distorsioni meno secche ma presenti, sempre comunque.
Aspettiamo l’estate, poi la sua fine: prima della fine del Mondo del 21/12/2012 i Dino faranno uscire il loro nuovo album.
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