Dentro me c’è un cane che canta – Sanremo, ma si dai spariamo sulla croce rossa 3

sanremo tutti

Sanremo non cambierà, tanto più che nel 2015 lo condurrà Carlo Conti che insegnerà a tutti il contismo – sorridere sempre e farsi un sacco di lampade – poi decideremo se è più fastidioso quello o il fazismo. Ma è bello scrivere su Sanremo, come è bello guardarlo, anche se è noioso; nel frattempo si possono fare altre cose e comunque è televisione sociale, che ti spinge a parlare con chi è con te sul divano, o anche televisione attiva, che ti invita a fare più cose in una volta, sempre con un orecchio alle canzoni.

I Premi

Arisa. Lei è una sex simbol da tempo. Quando l’ho vista fare la gattona su Vanity Fair ho pensato che avesse molto talento perché era riuscita a farsi dire di essere sexy. Neanche Caterina Caselli con Elisa è stata capace di tanto. E adesso tutti a dire che Arisa ha vinto con le tette, senza considerare che è uno dei personaggi psicologicamente più complessi che lo spettacolo italiano offra oggi e che questa complessità la mette nelle interpretazioni, durante le quali canta bene e mostra uno sguardo ambiguo. Nel post-Sincerità è stata il fulcro di un programma di Vittoria Cabello in cui rifaceva le canzoni degli altri infilandoci il nome degli ospiti e facendo ridere la prima e la seconda volta poi basta; in quella stessa trasmissione ogni tanto interveniva sulle questioni sessuali sollevate da Melissa P.; a XFactor si ubriacava e urlava; a un certo punto ha teorizzato una svolta lesbo. Cos’è davvero Arisa, che all’anagrafe è Rosalba Pippa? Una buona interprete molto meno brava come autrice. Controvento è peggio di altre sue canzoni, l’ideale per vincere Sanremo. Chi vota sa bene cosa vuole e nel corso del tempo non ha cambiato spesso i principi in base ai quali si è espresso: lasciatemi cantare e basta.
Rocco Hunt. Anch’io potevo scrivere una canzone sulla piadina e dire che l’Emilia Romagna non è la terra dei malghini del PD come lui dice che la sua è la terra del sole e non dei fuochi. Invece mi sa che è proprio la terra dei fuochi, nonostante il Decreto. E quella mamma che urlava quando Rocco Hunt ha vinto i Giovani era la mamma dei giovani d’Italia che si riscattano. E’ stata una bella terronata in eurovisione e il fazismo si è anche un po’ vergognato. Se Rocco Hunt sia trash o no e se abbia portato il vero trash (già chiamato in causa per questa edizione) a Sanremo sono dubbi che non ho ancora risolto.
Il Premio della critica e il Bardotti per il miglior testo alla canzone scartata di Cristiano De André fa capire quanto fosse alto il livello delle altre. Dentro me / c’è un cane che canta per me / Sing in the rain di Ron forse meritava qualcosa di più.
E per fortuna che il Premio Sala Stampa è andato ai Perturbazione e non alle Perturbazioni.
XL di Repubblica oggi pomeriggio ha condiviso su Facebook alcuni commenti in cui si chiede cose diverse tipo se avessero vinto Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots sarebbe stato un bel segnale, perché un artista (TBB) tanto apprezzato all’estero in Italia non viene cagato cioè non vince Sanremo eccetera. FBB da solo è un incrocio tra i Jet al massimo delle loro forze, i Prodigy in crisi compositiva e i Marlene Kuntz semplificati all’osso. Con Guala è arrivato secondo, al posto di Cutugno, quindi l’esperimento radiamo al suolo Sanremo con una maschera è tutto sommato riuscito, considerando che la canzone non era un granché. Per conquistare l’Italia, TBB deve riaprire il Bresaola Rave Party e partire da lì.

Terzo, Rudy Rubino. Mi sa che è tutto, auguri, ciao.

#vadim

Sanremo Giovani. Ripescate VADIM.

vadim

La cosa cazzuta di Sanremo Giovani è che ti fa vedere persone che cantano che in linea di massima non vedrai mai più perché scompariranno, un po’ come le cose che senti su Radio 3. Vabè si ci sono le eccezioni ma numericamente contano poco. Si tratta quindi di un’occasione unica per gli italiani, che comunque sono un popolo di lavoratori, che alla mattina si sveglia per andare a lavorare, oppure sono un popolo stanco, che comunque si abbiocca sul divano perché è bello abbioccarsi sul divano davanti alla TV, oppure sul letto se hai la TV in camera. La scelta più sbagliata che si potesse fare era quella di far suonare i giovani tra la mezza e l’una, anzi tra mezzanotte e mezza e l’una, visto che mi dicono che in Veneto sanno ma non capiscono cosa significhi mezza perché si confondono. A tutti quelli che hanno una certa esperienza di Sanremo (dai 35-40 in su) piace vedere i Giovani, che dio li abbia in gloria, Rubino l’anno scorso era un Giovane e guarda adesso, è in cima alla classifica provvisoria dei BIG e l’Italia è un paese migliore. Pare che stasera i Giovani cantino prima. Al venerdi.
Quando mercoledì sera è arrivato sul palco DIODATO, per esempio, nessuno gli avrebbe dato un obolo, poi invece è passato. I Giovani fanno miracoli. Sono abbastanza contento perché il brano lo rappresenta molto, ma non sono contento per VERONICA DE SIMONE che ha cantato davvero con un’intensità che falla te. ZIBBA in compenso è un principiante in quanto a interpretazione. La stessa cosa cosa non si può dire per ROCCO HUNT, che vuol dire LA CACCIA DI ROCCO senza genitivo sassone ma è chiaro che il significato è quello, che ha ballato neanche fosse Kledi. THE NIRO boh. Dopo aver visto FILIPPO GRAZIANI mai più senza orecchini; veramente mi è venuto da pensare per un attimo che deve tornare di moda subito il sex symbol pirata perché in Italia è un po’ che manca uno vestito da pirata sulla RAI. L’ultimo non ricordo neanche qual è stato. PIPPO andrebbe benissimo. Ci ha insegnato anche che non rimarremo mai più senza barba ma questo non è l’insegnamento più originale che ci ha lasciato. BIANCA secondo me poverina se la facevi cantare una seconda volta rompeva il culo a tutti. Si dice VàDIM e non VADìM ed è l’unico che abbia espresso un po’ di disagio interiore, gli altri tutti a fare i timidi. E aveva il torcicollo, si vedeva benissimo, per cui che nessuno rompa il cazzo se aveva una sciarpa di lana. Il suo brano si chiama LA MODERNITA’ ed è l’unico di Sanremo 2014 che abbia messo in evidenza che c’è un GAP tra la tecnologia e l’uomo. Insomma io immagino che esibirsi sul palco dell’Ariston sia difficile e che tutti s’intimoriscano ma #vadim non se ne voleva andare neanche quando l’avevano eliminato, ammiccava. Ha rilasciato interviste nei giorni scorsi in cui sottolinea la propria integrità artistica di cantautore romano. Io sottolineo il mood e il livello alto del personaggio per la sua inquietudine, alla recensione ci pensa Daitan Ottantasette.

Per cui i tag sono
ridateci vadim e mandate via diodato
zibba non lo vogliamo senza vadim
vadim er principe
vadim regna
ma chi cazzo è the niro
se la date a vadim veronica de simone diventa janis gioblin
fazio pensaci
senza vadim non c’è ascolto
lo dice anche pippo graziani
diodato è indie vadim è cantautore
mollica promuove vadim
baudo boccia il festival e vadim ma lui ne capisce poca

Fuori: Veronica De Simone, Bianca, Pippo Graziani e #vadim.
Dentro tutti gli altri.

E basta, sui Giovani è tutto, stasera vediamo chi vince.