La cosa cazzuta di Sanremo Giovani è che ti fa vedere persone che cantano che in linea di massima non vedrai mai più perché scompariranno, un po’ come le cose che senti su Radio 3. Vabè si ci sono le eccezioni ma numericamente contano poco. Si tratta quindi di un’occasione unica per gli italiani, che comunque sono un popolo di lavoratori, che alla mattina si sveglia per andare a lavorare, oppure sono un popolo stanco, che comunque si abbiocca sul divano perché è bello abbioccarsi sul divano davanti alla TV, oppure sul letto se hai la TV in camera. La scelta più sbagliata che si potesse fare era quella di far suonare i giovani tra la mezza e l’una, anzi tra mezzanotte e mezza e l’una, visto che mi dicono che in Veneto sanno ma non capiscono cosa significhi mezza perché si confondono. A tutti quelli che hanno una certa esperienza di Sanremo (dai 35-40 in su) piace vedere i Giovani, che dio li abbia in gloria, Rubino l’anno scorso era un Giovane e guarda adesso, è in cima alla classifica provvisoria dei BIG e l’Italia è un paese migliore. Pare che stasera i Giovani cantino prima. Al venerdi.
Quando mercoledì sera è arrivato sul palco DIODATO, per esempio, nessuno gli avrebbe dato un obolo, poi invece è passato. I Giovani fanno miracoli. Sono abbastanza contento perché il brano lo rappresenta molto, ma non sono contento per VERONICA DE SIMONE che ha cantato davvero con un’intensità che falla te. ZIBBA in compenso è un principiante in quanto a interpretazione. La stessa cosa cosa non si può dire per ROCCO HUNT, che vuol dire LA CACCIA DI ROCCO senza genitivo sassone ma è chiaro che il significato è quello, che ha ballato neanche fosse Kledi. THE NIRO boh. Dopo aver visto FILIPPO GRAZIANI mai più senza orecchini; veramente mi è venuto da pensare per un attimo che deve tornare di moda subito il sex symbol pirata perché in Italia è un po’ che manca uno vestito da pirata sulla RAI. L’ultimo non ricordo neanche qual è stato. PIPPO andrebbe benissimo. Ci ha insegnato anche che non rimarremo mai più senza barba ma questo non è l’insegnamento più originale che ci ha lasciato. BIANCA secondo me poverina se la facevi cantare una seconda volta rompeva il culo a tutti. Si dice VàDIM e non VADìM ed è l’unico che abbia espresso un po’ di disagio interiore, gli altri tutti a fare i timidi. E aveva il torcicollo, si vedeva benissimo, per cui che nessuno rompa il cazzo se aveva una sciarpa di lana. Il suo brano si chiama LA MODERNITA’ ed è l’unico di Sanremo 2014 che abbia messo in evidenza che c’è un GAP tra la tecnologia e l’uomo. Insomma io immagino che esibirsi sul palco dell’Ariston sia difficile e che tutti s’intimoriscano ma #vadim non se ne voleva andare neanche quando l’avevano eliminato, ammiccava. Ha rilasciato interviste nei giorni scorsi in cui sottolinea la propria integrità artistica di cantautore romano. Io sottolineo il mood e il livello alto del personaggio per la sua inquietudine, alla recensione ci pensa Daitan Ottantasette.
Per cui i tag sono
ridateci vadim e mandate via diodato
zibba non lo vogliamo senza vadim
vadim er principe
vadim regna
ma chi cazzo è the niro
se la date a vadim veronica de simone diventa janis gioblin
fazio pensaci
senza vadim non c’è ascolto
lo dice anche pippo graziani
diodato è indie vadim è cantautore
mollica promuove vadim
baudo boccia il festival e vadim ma lui ne capisce poca
Fuori: Veronica De Simone, Bianca, Pippo Graziani e #vadim.
Dentro tutti gli altri.
E basta, sui Giovani è tutto, stasera vediamo chi vince.