È il terzo anno che diamo in diretta il vincitore del Ravenna Nightmare:

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Miglior cortometraggio: Adam and Eve raised Cain
Premio del pubblico: Goddess of Love
Premio Weird Vision: Francesca
Miglior regia: Deep Dark

Miglior film: Cord

Ciao.

Anche quest’anno, abbiamo seguito il concorso di lunghi. I film in gara erano otto: AfterimagesFrancescaDeep DarkThe NestingGoddess of LoveTear Me Apart (ma l’hanno mai proiettato?), Cord e Naciye.

Afterimages @ Ravenna Nightmare 2015

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“Per me la parte veramente horror è andare in stazione adesso” ho sentito dire all’uscita. È vero, però non è vero, anche. Afterimages (Singapore, 2014) è una specie di Creepshow dove al posto di Tibia che racconta c’è un gruppo di ragazzi che guarda dei cortometraggi. E Creepshow è l’horror con cui sono cresciuto, una delle cose horror con cui identifico le Cose horror. E i filmini dentro a Afterimages sono storie così complete e intense che quando li guardano e li guardi diventano quelli la storia principale. Quei ragazzi li trovano nelle ceneri di oggetti che bruciano: accendono il fuoco, si ubriacano, vanno a letto, la notte passa e al mattino c’è il filmino. Una delle due ragazze si spaventa ma gli altri tirano dritto. Con quei filmini, che vengono dal passato in formati come vhs o pellicola e non hanno diritti d’autore perché non sono mai stati pubblicati, vogliono farci loro un film, composto da racconti. In questa voglia di vedere e di creare qualcosa rubandola solo un po’ si respira l’aria di quei film di formazione e scoperte come i Goonies, alla ricerca dell’oro di Willy L’Orbo, con in più alcuni topòi orientali horror, tra cui ovviamente i capelli bagnati e aggrovigliati effetto ciuffo caduto sotto la doccia e arrotolato col dito sulla parete per evitare che intoppi lo scarico.
Al festival come sempre dopo il film in concorso si vota, da 1 a 4, 4.

Anche quest’anno, seguiamo il concorso di lungometraggi. I film in gara sono otto: AfterimagesFrancescaDeep DarkThe NestingGoddess of LoveTear Me ApartCord e Naciye.

Francesca @ Ravenna Nightmare 2015

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Francesca (Argentina, Italia 2015) è un thriller alla Dario Argento anni 70, stile Profondo Rosso L’uccello dalle piume di cristallo, quel periodo lì. È proprio un omaggio evidente. C’è tutto: il killer coi guanti di pelle e l’impermeabile, la musica prog, le bambole, il trauma di 15 anni prima che porta a uccidere, la suspense delle immagini insistite sui particolari e il killer donna (o almeno questo è quello che vorrebbero farti credere). Manca una cosa: i thriller di Dario Argento ruotano spesso intorno a un dettaglio che sfugge al protagonista, dettaglio che poi alla fine si rivelerà epifanico. La testimone del primo omicidio in Francesca dice una cosa simile a “l’aspetto del killer non mi è nuovo..” ma poi l’input va a finire nel nulla. Francesca non usa quell’idea, che era fonte di inquietudine all’interno della ricerca ed era funzionale a rendere ancora più teso il racconto. Le altre caratteristiche “riprodotte” servono a mettere in chiaro che si tratta di un omaggio ma lo rendono anche molto superficiale. Alla fine scopriamo che l’assassino è un uomo travestito e non una donna. Ma va? A metà film peli di braccia grossi come tronchetti escono dalle maniche troppo corte del giacchettino seventy in pelle rossa e tutto va a puttane. Curiosità. Strepitoso il doppiaggio fatto da argentini in italiano, che riempie i dialoghi di lentezza, come se non fossero già abbastanza ripetitivi di loro. Gli omicidi sono di stampo dantesco, si butta là pure un attraversamento dell’Ade a un certo punto, e l’ispettore capo è l’unico uomo al mondo a non conoscere la storia di Paolo e Francesca. Il suo aiutante si chiama Succo.
Voto zero.

Anche quest’anno, seguiamo il concorso di lungometraggi. I film in gara sono otto: AfterimagesFrancescaDeep DarkThe NestingGoddess of LoveTear Me ApartCord e Naciye.

Programma del festival.