Dopo la maturità sono andato a Londra con due amici. Eravamo in un bed&breakfast a King’s Cross. L’edificio era di quelli tipici inglesi e i corridoi al suo interno erano molto stretti. Per ogni piano c’erano al massimo tre stanze e il bagno in condivisione. Normalmente facevano il dritto mattina/sera, ma un pomeriggio siamo ritornati in stanza perché dovevamo prepararci per la serata. L’atmosfera era insolita, molto tranquilla, sentivamo solo qualche rumore nella stanza davanti alla nostra, ma niente di che. Il b&b sembrava vuoto, o magari chi c’era dormiva. Se qualcuno avesse anche solo sussurrato in cima alle scale si sarebbe sentito fortissimo in tutto il piano, perché non è che le pareti fossero isolate così bene. Se qualcuno camminava in corridoio, il pavimento scricchiolava e i passi rimbombavano. Insomma, un disastro, a doverci dormire oggi ammazzerei qualcuno. Ammazzerei noi stessi probabilmente, perché quel pomeriggio ci siamo messi a fare un gran casino.
Riccardo era in bagno da un po’ e noi eravamo in stanza a parlare ad alta voce come se fossimo a casa nostra, quando sentiamo aprire la porta della stanza vicina e passi da gigante in direzione cesso, poi quattro colpi fortissimi alla porta. Da dentro Riccardo disse I’M ARRIVING! Noi scoppiammo a ridere fortissimo. Il vicino tornò in stanza, tenendosela e sbattendo la porta. Non so come abbia fatto il b&b a rimanere in piedi con quella sleppa. Quando Riccardo è entrato in camera naturalmente l’abbiamo preso in giro senza ritegno, sempre come se fossimo a casa nostra.
Dopo un po’ eravamo tutti pronti per andare a bere una birra e siamo usciti. Abbiamo aperto la porta e di fronte a noi, sulla soglia della sua stanza, c’era un ragazzo altissimo (stava col collo leggermente chinato in avanti sotto lo stipite), bianco come un morto, coi capelli neri lunghi fino alle spalle, un paio di anfibi enormi e tutto vestito di nero. Noi ci siamo bloccati all’istante, congelati. Il ragazzone si era tolto la cinghia e facendola schioccare con due mani disse: “Do you want some?!”. Scappammo via come i Goonies di fronte alla Banda Fratelli, facendo traballare tutto il palazzo. Una volta fuori, un po’ distanti dall’ingresso, Riccardo si voltò verso di noi e disse “Ma chi cazzo era, Frankenstein?”. Io mi ricordo solo un’altra cosa: che Frankenstein aveva la maglia dei THERAPY?.
Cavolo i Therapy?. Ma suonano ancora? Negli anni ’90 sono stati veramente molto popolari, vedevi magliette dei Therapy? ovunque. E lui ne aveva una. Mai stato fan, io. Quando andavo a ballare e davano i Therapy?, tutti gli sboroni scendevano in pista e iniziavano a pogare coi gomiti alti. L’episodio di Frankenstein non fece che confermare la mia tesi: i Therapy? facevano musica da sboroni, per questo non mi sono mai piaciuti. Pensavo non suonassero più, e invece hanno fatto un disco l’anno scorso. E questa settimana, il 25, sono al Curtarock di Curtarolo, vicino a Padova.
Non sono mai stato a Curtarolo, ma ci sono andato vicino svariate volte. Il Curtarock quest’anno festeggia 20 anni, quindi se io non sono stato a Curtarolo sono affari miei. Il resto del cartellone è esplosivo: Bad Pritt, Post Animal, Uzeda, Zu, Dalek, ma soprattutto Brutal Birthday e Robocobra Quartet. Mi rendo conto di non avervi fatto venire una gran voglia di Therapy?. Oppure si. Comunque, il 25 di spalla suonano due dei migliori gruppi italiani in circolazione, gli Ultrakelvin e i Lleroy. Quindi andate a vedere loro, poi dato che ci siete rimanete anche per i Therapy?. Ma occhio ai gomiti alti.
Oh i Therapy? son vivi e vegeti… hanno perso molto in popolarità ma continuano a fare dischi. Qualche anno fa li ho visti dalle mie parti… e ne ho un ricordo del tutto diverso. Sarà perché sono cresciuto con gli anfibi che mi volavano davanti alla faccia ai concerti hardcore, ma loro mi sembrano dei tranquilloni. Poi di persona sono dei compagnoni si fanno pure battere a calcetto e poi ci ridono sopra durante il concerto, certo poi chi trascende c’è sempre ma “Nurse”, “Troublegum” e “Infernal love” mi sono sempre piaciuti parecchio.
Ahahaah si si non metto in dubbio che siano dai buontemponi. Solo che non mi sono mai piaciuti né le loro chitarre né le canzoni in generale. Poi nel pogo può volare di tutto ma non è che mi siano mai stati simpatici quelli che lo facevano per trovare da dire. Sicuramente è un caso, ma con i Therapy? il loro numero aumentava sempre a dismisura.