Ciao sono Giacomo, non ho un account twitter personale ma l’altra sera ho visto Ghostbusters su #400TV. Uso @unhashogni5minuti, l’ho creato insieme ai miei colleghi più sodi per pubblicare tutte le stronzate che ci venivano in mente durante l’orario di lavoro mettendoci davanti #. È durato tre giorni, ha avuto un sussulto di vita la settimana successiva poi è morto. A me è dispiaciuto. Adesso lo uso per spiare la gente. Praticamente faccio di nascosto quello che faccio alla luce del sole su Facebook e mi sento come l’unico mio eroe che riesce a essere nobile e ficcanaso allo stesso tempo, Jeff della Finestra sul cortile.
Sono un lettore di i 400 calci, lo seguo su Facebook e so tutto quello che fanno. Più o meno. Sapevo che c’erano ma non avevo mai partecipato alle notturne di #400TV. Una settimana fa l’ho fatto per la prima volta e l’ho trovato mostruosamente bello.
Rules. I 400 calci mette in programma un film e le regole da seguire sono 4, fossero state 5 sarebbero state troppe: procurarsi in qualche modo quel film, sincronizzare gli orologi, far partire la proiezione ognuno a casina sua all’ora stabilita e commentare su #400TV. Praticamente si fa dello stalking home video, cioè si aspettano i commenti degli altri da dietro il computer e volendo si commenta insieme, scena dopo scena. Rivedi film di quando eri piccolo e i commenti degli altri scoperchiano un vaso di ricordi rimasti nell’ombra per molto tempo, e fai girare il tuo cervello su immagini e parole che ti tengono vivo a orari in cui normalmente sbaveresti sul cuscino. È quello che una volta si faceva trovandosi a casa di uno con una videocassa da guardare, dopo la pizza del sabato sera. Adesso si fa a distanza. Adesso o allora è social home video, quasi niente è cambiato, ma su #400TV non c’è bisogno di pop corn per dieci e sedie per tutti.
Trivia. È il quasi che fa la differenza. Quando ci si trovava tutti noi cagoni in casa di qualcuno in braghe da adolescenti, la tua vita dipendeva dal film. Se il film non andava giù a qualcuno, qualcuno, in realtà sempre uno, urlava il primo NON DECOLLA!, che poteva essere seguito dal secondo a distanza di circa quindici minuti. Il terzo non esisteva, rimpiazzato da un PORNAZZO PORNAZZO PORNAZZO! che diventava subito un coro. E la proiezione cambiava volto. A #400TV questo non può succedere vista l’indiscussa qualità dei film e perché è fisicamente impossibile. Il fatto che nessuno possa urlare è il quid che l’asocialità selettiva, o meglio la socialità da social, ha in più rispetto alla socialità tradizionale. Quanti stronzi che non avreste voluto vedere neanche col binocolo sono venuti a sedersi sul divano di casa vostra? Alcuni a casa mia hanno anche urlato MA CHE FILM DI MERDA durante film per cui stravedevo e stravedo. Ora basta, #400TV è la via.
C’è il fattore età da considerare. A un certo punto della vita si smette di guardare film porno, presto o tardi, anche se non è mai detto. Qualche amico, in realtà solo uno, per non farsi beccare dai genitori faceva girare la sua collezionaccia dentro a videocassette etichettate con I Goonies I, II, III, IV e V, registrandoci sopra di continuo. Oggi rifiuta tutte le fidanzate per poter guardare youporn, e non c’è nessun rischio che la mamma gli scovi il materiale. Tipi come lui non perdono tempo a guardare film belli, tanto meno quelli che vent’anni fa demolivano con un NON DECOLLA. Il fattore età è alla fine relativo, ma se qualcuno scrive NON DECOLLA sullo stream di #400TV, unhashogni5minuti sa dove abita.
Solitudini negate. C’era un altro problema quando si guardava i film tutti insieme coi nostri brufoli. Se per caso non avevi molta voglia di parlare c’era sempre qualcuno che diceva “Giacomo, cos’è ti ha mangiato la lingua il gatto?”. Sulla #400TV ho solo spiato, non ho commentato, colpa mia, ma nessuno mi ha detto niente.Vantaggi della TV su twitter.
Poesia. Hai una passione per un film, lo guardi con chi la condivide con te, chi no non si sbatte per procurarsi il dvd o il vhs e non passa su twitter due ore per una cosa che non gli interessa più di tanto.
Persone che non hai mai visto, che abitano a chilometri di distanza, che hanno nomi veri che non conosci stanno guardando un film con te.
Le due cose insieme rendono veramente poetica la visione. È una poesia intrigante (mi chiedevo di continuo “chi sarà questo”) ed è selettiva. Pur essendo selettiva, il numero di persone che vedono #400TV cresce sempre. Io per esempio non l’avevo mai vista, e sicuramente Ghostbusters l’abbiamo guardato almeno in 1 in più rispetto a Giochi stellari in luglio. Ed è bello che il numero cresca sempre, perché vuol dire che le persone sono stimolate dall’idea #400TV e dall’amore puro per un film. In Italia quanti fan ci sono di Ghostbusters, Karate Kid, Gremlins e Indiana Jones e il tempio maledetto? Millemila, non sommati, ma per ciascun film. Boxofficebenful ci dà i dati: ecco quanti italiani hanno visto Ghostbusters e Indy 2 quando sono usciti al cinema nel 1984. Al 99% delle persone che li hanno visti in sala sono piaciuti, alcuni li hanno trasmessi ai fratelli, altri ai figli. Da quel momento i fan si sono moltiplicati, perché con l’acqua ci moltiplichiamo come i Gremlins, in molti abbiamo tra i 30 e i 40 anni e siamo tutti potenziali spettatori di #400TV. Lì puoi guardare un film anche rimanendo in un angolo ad ascoltare, anche se ti perdi molto, senza che nessuno ti rompa i coglioni se non dici una parola. Capisco che non ho completato la missione, perché la poesia è montare la bolgia insieme a tutti gli altri; la prossima volta cercherò di fare meglio. Forse.
Non sono ironico, magari non lo è per il mondo, ma per me è una rivoluzione, e non dire che una cosa non uguale ma più o meno simile a #400TV l’aveva già fatta qualcun altro, tipo tuo nonno con la ricetrasmittente durante la guerra, perché non è interessante.