REFERRAL (#hounapaurafottutadelbuio ultimo)

samuel subsonica

Non avevo mai notato che a Capovilla piacesse Jannacci e non sospettavo che Manuel Agnelli ispirato dalla fica dei Luminal avrebbe potuto trasformare Elymania in una cover di The Beautiful People. E non avevo mai sentito Vasco Brondi dire le parolacce con questa convinzione, mettere in in assonanza dita con fica così bene, come solo Manuel Agnelli può avergli gli insegnato. In un reloaded in cui molto è stato riscritto, Brondi poteva poi anche chiedere al capo di cancellare dalla faccia della terra il monologo in sottofondo di Simbiosi. Ma era inevitabile che una volta incontratesi le due pesantezze (Brondelli, Agnondi, Masco) avrebbero trovato l’unione degli intenti: schiacciare la minchia. I testi di Hai paura del buio? non sono mai stati belli, sono interpretabili, se ti capita di interpretarli bene ci stai dentro, se non ci capisci niente, dici vabbé. Per quanto mi riguarda, dipende dalle canzoni. Nutro dubbi sul fatto che il verbo vergato da Agnelli sia poesia, magari lo è anche. Ma sono sicuro che quella di Hai paura del buio? non sia per la maggior parte dei suoi maschi versi poesia immediata. La necessità della metafora nella poesia è sacrosanta. Agnello usa le metafore, realistiche ma non reali, per descrivere uno stato d’animo, un ricordo o una situazione (simbiosi = mi sento le dita fondersi nella tua fica) perché non tutti sono in grado di scrivere cose che lasciano il segno ricorrendo a un’immagine diretta o senza usarne a una che tiri in ballo i genitali. Si può trattare di una scelta consapevole, di sicuro, ma mi sta a significare un’incapacità che DENTRO a Hai paura del buio? c’è tutta. Riascoltato oggi, HPDB suona datato nei testi, come se fossero stati spremuti come limoni e dentro non avessero più niente (la vacanza di pietra, il letto rifatto). I testi che hanno ancora adesso un senso sono quelli più diretti, anche se metaforici, come la sicurezza è un ventre tenero ecc ecc, un concetto già consumato nel 97 ma sempre efficace.
Ad arrovellarsi troppo sul trovare le parole per dire le robe, alla fine non si dice niente. Da questo punto di vista, lo decido io, Vasco Brodi è oggi l’erede di Agnelli. Brondi ha letto un sacco Agnelli facendosi le seghe e guardando dentro la propria sborra per scorgervi il segreto del testo perfetto. Questa metafora agnelliana è come dire che si è ispirato a lui nella ricerca dell’espressione che definisce il sentimento.
E visto che sono tornato al tema dei referral, avendo come referral se stessi, nel reloaded i Bachi da Pietra reinterpretano l’unica canzone che potevano reinterpretare, Punto G, e percorrono l’unico metro che gli mancava al traguardo del gruppo più tamarro d’Italia. Avendo come referente la sola integrità artistica, invece, Samuel dei Subsonica canta la cover più riuscita del reloaded, con quella di Damo Suzuki (Hai paura del buio?).
Referral totali gli Afterhours, che si omaggiano proponendo agli amici di fare le cover di se stessi.

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