Too Many Friends è l’ultimo video dei Placebo, per un album che è uscito il 16 settembre, l’altro ieri in pratica. La durata è ingannevole, a posteriori. Stucchevole invece a priori: a pensare a una canzone dei Placebo che dura 6 minuti e 30 secondi ti girano le balle.
All’inizio c’è 1 minuto e 24 di raccontino, e alla fine 1 e 40. No e allora che insomma c’è Bret Easton Ellis che parla di droghe, strano. E che ti inganna con tutto un discorso su uno che voleva raccogliere un orsetto di gomma attaccato alla chiappa di una che sotto l’effetto del Falsatti (droga per newyorkesi) aveva la minigonna alzata sul dietro. E alla fine arriva il quiz: cosa è successo veramente? Perchè è successo?
La canzone vera dura 3 minuti e 30, grazie Dio. Molko attacca dicendo “My computer thinks I’m gay”, e lo ripete poco dopo, insomma non è cambiato niente. E parla degli amici che ha su facebook, troppe persone che non ha mai incontrato e visto. Quello di facebook è un mondo ingannevole Brian. L’effetto Placebo è sempre lo stesso, o quasi. All’inizio la canzone mi fa schifo, poi la ballicchio, poi mi stanco.
Insomma l’inganno è il tema principale del nuovo brano dei Palcebo. No, Placebo. Faccio come Emilio Fede. L’album (Loud Like Love) non l’ho ascoltato ma forse la penserò come Pop Topoi.