E ogni volta che ne dico una, andiamo avanti. È sempre preoccupante, si, mi si attorcigliano le budellacce, è sconfortante. Ma penso sempre che non è finita lì, ne posso dire una sempre più grossa. Si si, il pensiero libero è la base della democrazia.
Ian Mackey vive in Italia, a Venezia. In una conversazione di altissimo livello, sui Fugazi e The Evens, avrei detto che Ian Mackey abita a Venezia. No, quello è Joe Lally, bassman dei Fugazi, che si è fatto anche delle storie con John Frusciante: Ataxia. Avevo letto un’intervista a Joe Lally su una rivista coi fiocchi e ho sbagliato tutto: mi ricordavo che Joe Lally era Ian Mackey e mi ricordavo che la città in cui abitava era Venezia, ma è Roma. A Venezia la gondoleta per sempre, a Roma Joe Lally.
L’ultimo disco dei Soundgarden è bello. King Animal è un bel disco. Ci deve essere stato anche un attimo in cui mi è piaciuta la musica dei Pooh, oppure dei nuovi Nomadi.
Il problema dell’ultimo disco di Bob Dylan è la sua voce. Bob Dylan non ha la voce, sembra un corvo. Ecco qual’è il problema di Tempest. No. Tempest sembra la versione triste di un album di un musicista stanco. Ma è un pò come sparare sulla croce rossa ed è per questo che avevo detto che l’unico problema di Tempest è la voce. Devo smettere di guardare la televisione italiana, poi mi vengono in mente idee strane, tipo che Cremonini è bravo o che l’elettropop è ballabile.
Dario Argento non c’è rimasto. Ma si, lui fa i film così perchè se ne frega. È punk.
I ManOwar sono la mia band preferita. Oggi, a dieci anni da Warriors of the World, i ManOwar tirano ancora. Si, le chiappe per stringerle. Portateli in galera. In effetti alcune volte sviluppo pensieri imbarazzanti.
Il bananino è buono. Quella bottiglia colorata da dentro che ti danno dà un pò di anni in tutti i ristoranti, dal Frocio all’Holyday Inn, ha un buon sapore, meglio del Borghetti. Il giorno dopo l’ultima volta che l’ho detto e anche bevuto mi sembrava di aver mangiato un bel sacchetto di bananine, quelle che si possono comprare all’UCI o all’UGC tirandole giù dal muro di caramelle.