“Non conta fare sogni se ogni volta resti sempre più deluso/il conto non è ancora chiuso/aspetto il colpo a pugno chiuso”. Questa è la profondità di Moder. Le parole si ripetono conta-conto-chiuso-chiuso e si crea un circolo che ti entra in testa di prepotenza.
“Lo sai che siamo fuori dall’ordinario/Assen e Moder questo è il suono del massacro/se non ti piace allora fuori di qua/ma se ti piace resta sotto e fallo sentire in città”. Questa invece è la sua potenza, sulla forza che un suono può avere.
“Volevi il rap fresco/io non te l’ho portato/ma ti ho fatto un affresco/con il sangue che ho sputato/(…)/Non far lo spiritoso/sto rapper sta loco/altro che bello e buono a ‘sti babbi gli dò fuoco”. E questo è quanto è incazzato.
Sarebbe meglio che tutti ascoltassero e sentissero come girano le rime e come gira la musica in questo mixtape Niente da dirti (datato 2011) di Moder.
Moder fa parte de Il lato oscuro della costa (ravennate e romagnola, check: www.myspace.com/latooscuro), gruppo hip hop attivo dal 2003, insieme a Max Penombra, Tesuan, DJ Nada. Tre sono gli album del Lato oscuro della costa: Il promo, Artificious, Amore Morte Rivoluzione; Kill the Vultures è uno dei nomi che spicca tra le sue collaborazioni. Non ce ne frega se nel 2010 Il lato oscuro ha aperto un concerto di J AX, ce ne frega di come sfonda le casse.
Ma siamo qui per Moder. “Tieni la bocca chiusa/tanto è solo una scusa/tra chi vive la vita/e chi l’accusa/Solo notti insonni/perso nel delirio dei miei sogni/penso a te che non ritorni/dimmi perchè non dormi mentre sfogli/l’album dei ricordi/tra quanti giorni storti gli altri son passati e non ci siamo accorti”. Questa è Notti insonni, che ha un respiro internazionale, una melodia splendida e un testo sull’amore e la vita. Dunque, universale. Seguendo il filo, Grida più forte suona esattamente come dovrebbe suonare l’Album del gruppo hip hop totale. Niente paura: il testo parla di disperazione e liberazione, la base vola ancora più alto, con una strizzatina d’occhio al trip hop, la voce femminile ha un’armonia geniale.
A proposito, qui potete scaricare il mixtape. La tracklist è:
1. Dicono di no
2. Solo andata
3. Il suono del massacro feat. Lord Assen
4. Mai dire mai
5. Ricalcolo pericoloso
6. Notti insonni
7. Ancora feat. Tesuan.
8. Grida più forte
9. SOS Remix
10. Resta che parliamo feat. Lord Assen
11. Anche se lo sapessi
12. Al termine feat. Blodi B
13. Un po’ di strofe a caso
Spezziamo il ritmo (noi all’ascolto) e il sederino (Moder, al microfono) con Resta che parliamo. Poche melodie dolci (pochi pugnetti, come si dice), solo suoni duri, ammalati e assassini. Negativo, si, ma molto chiaro: “È un gioco a somma zero/non hai scelto che parteciperai/per un passo avanti ce n’è un altro indietro/il resto è l’illusione che ti fai”, così parla un ritornello che spezza un trito di parole con le rime più stridenti e cattive di tutto il mixtape. Insieme a quelle di Al termine.
Un’occasione per vedere Moder dal vivo è Black Sun, il concerto con i Uochi Toki all’Hana-Bi di Marina di Ravenna, domani 23 agosto.
Ci sono ritmi che hanno la pretesa di dirti chissaché e non ti dicono nulla. E non è il caso di Moder. Ci sono invece strofe e ritmi che ti entrano dentro perchè, si, parlano di amore, morte, illusione della vita, difficoltà di cambiarla, più o meno merda che devi ingoiare, aggressività, aggressione, pessimismo e fastidio, ma anche perchè contengono batterie perfettamente calibrate con suoni in loop nei quali senti un mondo brutto, ma anche la bellezza e la potenza della reazione. Questo è Moder.
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