Nel 2014 è uscito lo split L’AMO e Action Dead Mouse. Il pezzo de L’AMO si chiama Stronza ed è il solito gran pezzo de L’AMO, con una batteria scrausa che sembra fare fatica a stare dietro al resto ma in realtà non è vero, ed è questa sempre una sensazione bellissima, e una chitarra che suona come una delle migliori chitarre che io abbia sentito nel 2014. Una delle cose che mi piace di più di loro è il gusto che hanno nello scegliere i suoni della chitarra, oltre alla capacità di scrivere testi che stanno sempre tra l’ironico, il devastato di disperazione, la vendetta violenta delle parole e di alcuni gesti fisici, e la reazione alla sfiga e alla disgrazia. Stronza ha un secondo tempo che rincara la dose in fatto di chitarre sature e batteria che non le sta dietro, e di riverberi delle tastiere. L’AMO è un gruppo che su bandcamp si presenta come too thai-gay-punk from Naples. La canzone degli Action Dead Mouse è la mia seconda preferita di questo split e si chiama I nomi delle ossa. Anche qui molte chitarre, moltissima batteria, un secondo tempo che si stacca dal primo, e un terzo dal secondo, e un suono quadrato di basso che rende bello solido tutto il pezzo anche durante le storie che la chitarra e la batteria si fanno da sole. Gli Action Dead Mouse sono molto meno immediati di L’AMO, sono più complessi e la complessità di I nomi delle ossa sta nel non farsi comprendere subito (da me), soprattutto nella musica, per poi alla fine esplodere in una cosa che apprezzo per potenza e disperazione e che si complica definitivamente già nella parte che precede il finale, quando la paranoia imbattibile viene fuori in una frase come <Dovremmo approfittare invece della varietà di superfici verticali, per appoggiare le spalle al muro, trattenere il fiato come per sembrare più magri e mandare a memoria i nomi delle ossa>. Questo è lo split della disperazione, quando c’è L’AMO nel mezzo il risultato è sempre quello, per questo non posso fare a meno di ascoltarli. Hanno spesso questo binomio vita rovinata da una donna+alcool che è simpatico e allo stesso tempo devastante. La disperazione degli Action Dead Mouse non dico di averla compresa, ma questa canzone mi ha avvicinato molto di più a loro di più di quanto non avessero fatto Perché questa casa ci esplode negli occhi?, che sto riascoltando adesso e che mi sta piacendo molto di più adesso di quanto non mi fosse piaciuto allora, e i loro concerti. Lo split non dura neanche 10 minuti, da una parte c’è il punk rock, dall’altra lo screamo post emo core, in copertina c’è il disegno di una donna nuda seduta su un teschio. L’AMO con le tette è un po’ fissato quindi quella è la sua parte di disegno, il teschio è fatto di ossa, o è una parte dello scheletro umano che è fatto di ossa, non so come sia meglio dire, e quella è la parte degli Action Dead Mouse.
(7 pollici per Fallo Dischi e To Lose La Track)