Una volta imbroccavi portando a spasso il cane, oggi lo fai portandoti il giradischi. Il giradischi portatile è il sostituto del cane per scopare. Non sono qui a dire che il fine mi disgusta, dico che prima sfruttavi il cane, ed è inaccettabile se ami gli animali, ora sfrutti il giradischi. Cioè: l’essere vivente a cui tu avresti dovuto dedicare le tue attenzioni, lo usavi per portarti a casa le ragazze. Deprimente per lui, e per loro. Il vinile dovrebbe essere il supporto che scegli per riprodurre musica al meglio, ma tu lo usi in giro; il fine è lo stesso di prima, ed è tipico, ma il mezzo è sbagliato.
Se ti porti dietro il giradischi, sbatti qua e la il disco, e rischi di rovinarlo, il che non giova all’ascolto. La buona conservazione del vinile dipende anche dalla puntina e da come è bilanciato il braccio: che puntina usi al bar? E come cazzo mai potrà rimanere bilanciato il braccio? Rovini il vinile, per il quale hai speso soldi, e lo fai per scopare. Corri anche un altro rischio, che potrebbe precludere il raggiungimento del tuo scòpo: la ragazza di fronte a te, in base al fatto che hai un giradischi portatile, potrebbe capire che non ami la musica, ma ami solo scopare, e che non hai una vera passione per la musica: fai finta di averla per atteggiarti, quindi sei una persona superficiale. Se hai una passione, e non la trasformi in lavoro, non potrà mai diventare il mezzo per un fine. Perché altrimenti è il tuo scòpo ad essere la tua passione, che a quel punto appare chiaramente meno importante dello scòpo.
Poi perché comprare dischi per rovinarli, visto che ci lamentiamo sempre che costano troppo? Per scopare, l’ho già detto. Un disco nuovo in media costa 25 euro. Invece di comprarne due o tre, con 50/75 euro vai sulla Statale: di sicuro quella sera trovi. C’è un numero di volte in cui devi uscire con una ragazza prima andarci a letto? Non credo ci sia una media precisa, ma di sicuro è più di due o tre volte; quindi ti servono due o tre dischi, uno per ogni uscita, almeno per fare la figura di quello che ha un interesse musicale a largo raggio, che è molto più produttivo, dal tuo punto di vista, rispetto al fare la figura del fissato maniaco di un gruppo. Potresti obiettare che preferisci usare la musica per fare colpo sulle ragazze, che la musica è la tua passione ed è una cosa alta con cui conquistarle; ma il tuo concetto di musica è evidentemente superficiale (come te). La musica si conosce, prima di tutto.
In alternativa al disco nuovo, potresti buttarti sull’usato, ma è un mercato complesso, che richiede molto impegno nella selezione.
Prima, quando ho tirato fuori la Statale, ho portato il discorso a un livello molto basso perché è lo stesso livello a cui abbassa la musica e le ragazze chi usa il giradischi portatile nel bar. Anche se è una ragazza a farlo, è sbagliato: magari non vuole attirare uomini, ma rimane il fatto che il motivo per cui si porta il giradischi al bistrot è solo apparire. Adesso fa molto figo, qualche anno fa era da sfigati fanatici.
E poi è molto scomodo. Tante cose che facciamo oggi non sono necessarie, ma non sono da coglioni: migliorano la vita. Una volta era una necessità: all’inizio degli anni 80 avevamo i lettori di 45 giri col manico e ce li portavamo in giro per casa perché il cd stava incominciando proprio in quel momento a diffondersi per uso commerciale ed era poco usato. Il giradischi portatile era un’esigenza, alternativa alle cassette.
Oppure: in macchina negli anni 50 o 60 c’era il vinile perché poteva esserci solo quello, oltre alla radio. Ma in quanti avevano il giradischi in macchina? Secondo me pochi, perché se prendevi una buca saltava. E se salta non è bello. Ancora prima della pubblicità della Telecom non c’era gusto ad ascoltare musica se il supporto saltava. Poi, il disco si rovina. Il vinile ha un motivo per essere comprato: suona meglio di tutto, se lo conservi bene. Ci vuole poco, e il problema dell’invecchiamento non esiste.
“La tecnica alla base di un disco in vinile è molto semplice e per questo è più durevole, sia per quanto concerne la durata del supporto (se tenuto con cura può superare i cento anni: il disco non si consuma come molti credono, poiché, se l’ascolto sullo stesso viene svolto periodicamente, esso restituirà sempre la stessa qualità sonora) sia per la tecnologia in grado di riprodurre il disco (chiunque può costruire un rudimentale giradischi con pochi materiali)” (wikipedia).
Oggi anche le copertine dei dischi sono molto più belle di una volta, ma il vinile non è solo un bell’oggetto, è soprattutto un oggetto che suona bene. Se non te ne frega un cazzo, capisco, e questo discorso per te è inutile. Ma se hai la curiosità di ascoltare al meglio il lavoro di un gruppo, o di cantautore, allora è un discorso valido. Esistono differenze a seconda della grammatura, ma comunque il vinile è il supporto attraverso il quale il suono viene riprodotto nel miglior modo possibile. E il supporto su cui ascolti la musica, per funzionare bene, deve girare su uno stereo decente. Ci sono, per esempio, casse della madonna su cui sentiremmo da dio, ma costano troppo. Poi ci sono casse medie che costano meno, e altre che costano ancora meno e via dicendo. Se ti piacciono davvero i FUNGOS, compra il disco dei FUNGOS, vedrai che ne faranno anche un secondo. Se sei un fan, dovresti essere contento di avere il disco su un supporto fisico valido, non solo per loro, anche per te; e dovresti conservarlo bene, non portarlo in giro per metterti in mostra, rovinandolo. Anche perché poi nasce un problema: o ti porti in giro un solo disco (poi però non risolvi la questione dell’interesse musicale di fronte alle ragazze di cui sopra e sei costretto ad ammettere che te ne porti solo uno perché è scomodo portarsene altri – ed è come ammettere che sei un coglione) oppure te ne porti tre o quattro, ma dove li metti? Il mojito potrebbe rovesciarsi su quelli che hai appoggiato sulla panca e infradiciare tutto, anche le copertine.
Il vinile è un supporto nato per essere ascoltato a casa, o comunque su una postazione stabile; perché portarlo fuori o renderlo instabile e metterlo a rischio non so.
Se ti vuoi comprare un giradischi portatile per stare in casa, liberissimo. Poi però devi resistere alla tentazione di andare al bar portandotelo dietro. Hai già speso almeno 200 euro per lo smartphone in cui hai messo tutta la musica del mondo, usalo (nessuna crociata contro l’mp3 o il download), chi te lo fa fare di portarti dietro il vinile? Una ragazza intelligente (e le ragazze che vorresti frequentare sono sempre più intelligenti di quello che pensi, se dici il contrario ti dai la zappa sui piedi, pianti il chiodo nella bara della tua intelligenza) ci mette poco a capire che non solo non sei un vero appassionato, ma sei anche scemo. Così come capisce che, se li usi per imbroccare, i cani non li ami davvero. Se non gliene frega niente ok, ma prima o poi ti troverai nel bel mezzo di una splendida conversazione durante la quale dovrai confessarle che hai usato un cane per imbroccarla. Non è qualificante, per nessuno degli attori coinvolti. O, se le piacciono i cani, dovranno piacerti i cani per tutta la vita.
Poi, che sia chiaro: non usare un giradischi portatile ma solo quello che hai a casa piantato al muro non è una cosa che non puoi sfruttare sui social network: se condividi le foto del tuo giradischi di casa, puoi avere un sacco di Like: vanno un sacco le foto del giradischi fisso. Anzi di più, ti permettono di ottenere un doppio giro di Like: quelli delle ragazze che vorresti conquistare, molto interessate al tuo sincero amore per il vinile e per i veri giradischi, e quelli di chi non te li darebbe se condividessi un selfie col giradischi portatile perchè penserebbe che sei un coglione.
Insomma, la musica e il vinile sono cultura, passione e studio. Che palle. Chi c’ha dedicato tempo e denaro (Bastonate) comprende che è riduttivo utilizzarli per compiacere e compiacersi riducendoli a un mezzo con cui apparire, come può essere un taglio di capelli alla moda. Oggi è il giradischi portatile, domani potrebbe essere un paio di scarpe a forma di pene. Attenzione.