Ravenna Nightmare Film Festival 2012, siamo caldi

Era una sera buia e tempestosa, nel lontano ottobre 2005, quando mi avvicinai per la prima volta al Ravenna Cinemacity Multiplex. Un luogo ameno, in cui si teneva un festival cui non avevo mai assistito ma che si era già eretto tra le nebbie della città per ben due volte: il Ravenna Nightmare Film Festival, Festival internazionale del cinema horror (www.ravennanightmare.it), giunto nel 2005 alla sua terza edizione. Dopo aver lasciato la macchina in un parcheggio buio e vuoto (era martedì), percorsi un lungo viale che costeggiava il muro di cinta del Multiplex. Appropinquandomi all’ingresso della Multisala, mi chiedevo in che posto fossi capitato. Giunto in biglietteria chiesi un ingresso per il primo film in programma del festival. Me lo diedero, riluttanti di fronte al mio sporco denaro. Mah. Volevo fare anche il biglietto per il secondo spettacolo ma la ragazza, arcigna e anche un pò gramigna, con una discreta cattiveria, e guardandomi anche un pò schifata, mi disse che si poteva fare un solo biglietto alla volta. Ah ok risposi. In sala, prima dell’inizio della proiezione un personaggio bizzarro con la z cozzì salutò simpaticamente il pubblico presente e lanciò I guardiani della notte di Timur Bekmambetov. Di seguito, sempre introdotto dallo stesso personaggio bizzarro, per questa seconda introduzione divenuto ormai folle, diedero Le vergini cavalcano la morte, di Jorge Grau.
Tornando a casa, fu la prima volta che vidi persone al posto dei cartelli stradali dell’E45, una visione che si sarebbe ripetuta negli anni, a ogni prima sera di ritorno dal festival. Poco tempo dopo quel 4 ottobre 2005 un’altra visione mi si ripropose: vidi in pista al Bronson, che ballava come un pazzo, il ragazzo strano con la zeppola, quello che presentava i film. Vederlo mi trasmise empatia. Avrei imparato a conoscerlo, e ad ascoltare le sue presentazioni, che spaccano, nel corso del tempo, grazie a quell’appuntamento, che dal 2005 non ho mancato manco per un anno: il Ravenna Nightmare.
Il 2005 fu l’anno di The Descent di Neil Marshall, di La cavalcata dei resuscitati ciechi, Day Of The Dead 2: The Contagium, Hanno cambiato faccia, Baba Yaga, Squirm, El Habitante Incierto, Road to L. Il Mistero di Lovecraft, Satan Little Helper e Porno Zombi. Io ci stavo dentro di brutto. In giuria c’era Brian Yuzna. Blah.
Poi venne il 2006 e il 2007, anno in cui venne proiettato The Diabolikal Super-Kriminal il cui regista disse che je ‘nteressavano la grana e la figa, no er concetto. Nel 2006 diedero anche alcuni episodi di The Masters Of Horror, tra le cose peggiori mai prodotte dalla macchina del cinema horror americano, a parte l’episodio di Carpenter (che, mi sembra, proprio quello hanno dato a Ravenna). Ustia. Valerio Evangelisti era in giuria nel 2007, anno dello stupefacente REC.
Arrivarono anche il 2008 e il 2009, poi il 2010 con Suzi Lorraine e soprattutto Necromentia, un film in cui un barista che si chiama Morbius ritorna dalla morte. Sparsi quà e là vedemmo (non ero sempre solo) anche i bellissimi Sauna, Eden Lake e The Cottage, oltre a quella cagata di The Dunkey Punch.
Il 2011 è stato un anno difficile, con Hellacious Acres. Ma la splendida notizia fu il ritorno al Cinema Corso, dove il festival era stato organizzato nei suoi primi due anni di vita. Yeah.
Valerio Evangelisti è un personaggio di una simpatia lugubre. Probabilmente proprio nel 2007 doveva essere ospite del festival la Ferillona, che naturalmente alla fine diede il pacco. Non ricordo precisamente perchè era stata invitata, probabilmente aveva girato un film di sangue e seno, ma non ne sono così sicuro. Sicché, per comunicare a noi del pubblico che la Ferilli non sarebbe venuta, Evangelisti ha organizzato uno sketch improbabile, talmente riuscito che ricordo solo due cose: la sua voce e la sua ombra lunga.
A un certo punto, l’organizzazione del festival ha deciso di spostare la manifestazione dall’inizio di ottobre al week end dei morti, quello di Halloween. Ho sempre pensato che sia stata un’idea geniale: non c’è nulla di più gustoso che andare al cinema a vedere un film horror la Notte delle Streghe. E anche quest’anno è ora di fare la zucca, e quindi è ora di Ravenna Nightmare Film Festival: al cinema Corso, a Ravenna, dal 28 ottobre al 4 novembre. Il 31 danno The Last Will And Testament Of Rosalind Leigh (in concorso), una storiacca di fantasmi e angeli, e Don’t Look Now di Nicolas Roeg, che risente dei suoi anni ma ha sempre il suo fascino di terrore seventy e, ormai, ingenuo ma candido. Go.
Il programma dei film in concorso sembra promettere un’ottima possibilità di scegliere tra fottuti incubi legati a tutto ciò di cui ho paura: la mancanza di autostima, l’omicidio di massa, la delinquenza urbana, gli antiquari, il primo giorno di primavera, l’omofobia che imperversa nelle Filippine, i migliori amici, gli OvO, il concetto di pigiama party, i monitor che si umanizzano e si mettono a far domande.
Bollono in pentola anche belle proiezioni-tributo. Comunque, tutto il programma, lo potete leggere qui.
E anche quest’anno si parte. Speriamo che la crociata dell’horror a Ravenna resti in piedi per altri mille anni. E di vedere, ogni anno, i miei amici immaginari sull’E45.

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